Libri in Movimento – doppio appuntamento Marzo 2018

Venerdì 23 marzo h20.30
FEDERICA SGAGGIO Il paese dei buoni e dei cattivi

puerto escondido l’altro
via terzago 11 – Calvagese della Riviera

Appelli-petizioni invece di approfondimenti, racconti emotivi e dibattiti tv invece delle inchieste, personaggi simbolo da esaltare o distruggere: l’informazione in Italia si è ridotta a un infinito sermone in cui viene detto per cosa indignarci, per cosa commuoverci, per quale causa firmare. Capire questa degenerazione è il primo passo per arginarla.
Siamo sommersi dalle notizie: fra quotidiani, televisione, internet, ciascuno di noi riceve ogni giorno migliaia di dati. Eppure non ci sentiamo più informati; anzi, questo immenso flusso è dispersivo, ci lascia confusi, ci fa sentire la mancanza di qualcuno che ci aiuti a non naufragare. Così da un po’ di tempo in qua i mezzi di informazione hanno preso alla lettera questo bisogno e, invece di darci le notizie, ci dicono direttamente qual è la parte per cui tifare.
Dagli appelli-petizioni che sostituiscono gli approfondimenti, ai racconti emotivi, ai dibattiti tv che prendono il posto delle inchieste, ai personaggi simbolo come Saviano o Santoro che funzionano da eroici tutori della verità: il giornalismo ha risolto il problema del mappare la sempre maggiore complessità del nostro mondo, semplicemente dividendolo in buoni e cattivi. Tanto a noi, invece di capire qualcosa in più della realtà, basta sentirci dalla parte giusta.
Il paese dei buoni e dei cattivi è un libro intelligente, documentatissimo, appassionato nel suo modo di mettere in discussione la voce dei media, che ci fa riscoprire lo strumento migliore per orientarci nel mondo dell’informazione: la nostra libertà.

Federica Sgaggio: Scrittrice e giornalista, ha lavorato per oltre vent’anni nei quotidiani, dimettendosi da un contratto a tempo indeterminato nel 2012. Ha scritto il noir Due colonne taglio basso (2007), la storia d’amore L’Avvocato G (2010). Nel saggio Il paese dei buoni e dei cattivi esamina e decostruisce le retoriche giornalistiche. Alcuni dei suoi racconti sono stati pubblicati in riviste e raccolte. Si occupa anche di scambi culturali fra l’Italia e l’Irlanda e cura il suo blog personale “Due colonne taglio basso” (www.federicasgaggio.it), punto di riferimento per la riflessione sul giornalismo in Italia.

Sabato 24 marzo h20.30
MASSIMO CARLOTTO Blues per cuori fuorilegge e vecchie puttane

sala consiliare
via roma 50 – Roncadelle

Il Bene e il Male, ancora una volta mascherati e insidiosi da distinguere, si scontrano nell’arena internazionale delle grandi operazioni segrete di polizia, dei traffici di droga, prostituzione e identità.
La scrittura di Massimo Carlotto, già uno dei migliori autori di noir, fa un salto di livello.
Il romanzo è il più complesso “Alligatore” che abbia scritto finora, un meccanismo perfetto come un orologio svizzero, uno scavo nelle psicologie di personaggi in bilico sul crinale nebbioso di strade senza ritorno, un’ironia tagliente e un’umanità sincera. Un grandissimo noir sul conflitto tra crimine e forze di polizia dove, troppo spesso, le vittime sono solo pedine senza valore.
Marco Buratti detto l’Alligatore e i suoi soci Max la Memoria e Beniamino Rossini sono caduti in una trappola ordita dal nemico più pericoloso con cui abbiano dovuto misurarsi: Giorgio Pellegrini. Pellegrini, in fuga dalla Legge e dalle pallottole di Beniamino Rossini, non intende vivere da latitante per il resto della vita e decide di diventare un infiltrato per conto della polizia.
Qualcosa va storto e una squadra di killer spietati arriva dall’estero per assassinare sua moglie e la sua amante.
L’indagine parallela per identificare i responsabili viene affidata all’Alligatore e ai suoi soci. Loro non vorrebbero avere nulla a che fare con la vicenda ma vengono ricattati dalla dottoressa Angela Marino, alto funzionario del ministero dell’Interno.
La missione affidata a Pellegrini ufficialmente non esiste e non sono previsti testimoni. I nostri scoprono ben presto che il loro destino è comunque segnato. Anche se riusciranno nell’impresa rischieranno di essere tolti di mezzo da una falsa accusa che potrebbe mandarli in carcere per molti anni.
Buratti, Max e Beniamino reagiscono. Giocano questa partita senza regole per cercare di sopravvivere. L’Alligatore ha un motivo in più per non soccombere: in un hotel ha conosciuto una donna. Una “vecchia puttana” quarantenne di nome Edith. Tra i due è stato amore a prima vista

Massimo Carlotto (Padova, 1956) è uno dei più affermati autori italiani di noir. Tra gli scrittori italiani è uno di quelli che con maggiore consapevolezza ha usato il noir come genere capace di raccontare le trasformazioni, anche nascoste, della società. Ma ogni definizione gli va sempre più stretta, come dimostra il suo percorso d’autore, che tende sempre più a una forma di romanzo oltre ogni genere, che si avvale del thriller e del noir senza limitarsi in essi.
Scoperto da Grazia Cherchi, ha pubblicato il primo libro nel 1995 (Il fuggiasco, edizioni e/o). Per la stessa casa editrice ha scritto: Arrivederci amore, ciao (secondo posto al Gran Premio della Letteratura Poliziesca in Francia 2003, finalista all’Edgar Allan Poe Award nella versione inglese pubblicata da Europa Editions nel 2006), La verità dell’Alligatore, Il mistero di Mangiabarche, Le irregolari, Nessuna cortesia all’uscita (Premio Dessì 1999 e menzione speciale della giuria Premio Scerbanenco 1999), Il corriere colombiano, Il maestro di nodi (Premio Scerbanenco 2003), Niente, più niente al mondo (Premio Girulà 2008), L’oscura immensità della morte, Nordest con Marco Videtta (Premio Selezione Bancarella 2006), La terra della mia anima (Premio Grinzane Noir 2007), il romanzo storico Cristiani di Allah (2008), Perdas de Fogu con i Mama Sabot (Premio Noir Ecologista Jean-Claude Izzo 2009), L’amore del bandito (2010), Alla fine di un giorno noioso (2011), Il mondo non mi deve nulla (2014), la fiaba La via del pepe, con le illustrazioni di Alessandro Sanna (2014), La banda degli amanti (2015), Per tutto l’oro del mondo (2016) e il recentissimo Blues per cuori fuorilegge e vecchie puttane (2017). Sempre per le Edizioni E/O cura la collezione Sabot/age. Per Einaudi ha pubblicato, con Francesco Abate, il bestseller Mi fido di te (Stile Libero, 2007 e Super ET, 2015), Respiro corto (2012), Cocaina (con Gianrico Carofiglio e Giancarlo De Cataldo, 2013) e, con Marco Videtta, i quattro romanzi del ciclo «Le Vendicatrici» (Ksenia, Eva, Sara e Luz; la serie è stata ripubblicata nei Super ET nel 2014). Per Rizzoli ha pubblicato nel 2016 Il Turista.
Carlotto ha scritto anche, tra altro, molti racconti e drammi. Il suo personaggio più noto è Marco Buratti, l’Alligatore, detective ex carcerato, che forma un intero ciclo fino al 2009. I suoi libri sono tradotti in molte lingue e ha vinto numerosi premi sia in Italia che all’estero. Massimo Carlotto è anche autore teatrale, sceneggiatore e collabora con quotidiani, riviste e musicisti.